Aree naturali protette

Ultimo aggiornamento: 13/05/2015

 

Il contesto territoriale

Il territorio umbro è dotato di importanti risorse ambientali che costituiscono vere e proprie risorse strategiche per lo sviluppo della società e dell'intero sistema economico della Regione.

L'esigenza di garantire le aree naturalisticamente e paesaggisticamente più significative, ha costituito la premessa per l'istituzione delle Aree Naturali Protette, con l'intento di salvaguardare queste ricchezze da ogni fenomeno alterativo e di tutelare l'equilibrio biologico, la biodiversità della specie, la protezione e la conservazione dei differenti tipi di habitat.

 

Il quadro normativo

La legge nazionale 394 del 1991 ha rappresentato nel quadro della politica ambientale del nostro paese, un atto di valore storico in quanto ha aperto la strada ad un'azione organica per la protezione del patrimonio naturale. Con tale strumento normativo è stato istituito l'Elenco ufficiale delle Aree Protette, nel quale vengono iscritte tutte le aree che rispondono ai criteri stabiliti dal Comitato nazionale per le Aree Protette.

L'Umbria presenta sette aree naturali protette di interesse regionale istituite con L.R. n. 9 del 3 marzo 1995 e L.R. n. 29/99 modificata con L.R. n. 4/2000, che coprono circa il 7,5% della superficie regionale.

 

L'articolazione delle Aree naturali protette in Umbria

Tale elenco tuttavia non ha esaurito la problematica delle diverse tipologie delle Aree Protette rappresentate ad esempio da quelle aree individuate nell'ambito del progetto Bioitaly, che includono anzitutto i SIC (siti di interesse comunitario) e le ZPS (zone di protezione speciale), la cui identificazione, quasi sempre sovrapposta ad aree già protette, fa perno in particolare sulla direttiva habitat e su una lista di uccelli considerati minacciati e a rischio di estinzione. In questo contesto trova applicazione il principale strumento della politica dell'Unione Europea per la conservazione della biodiversità: Rete Natura 2000. Si tratta di una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell'Unione, istituita ai sensi della Direttiva 92/43/CEE (Habitat) per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario. La rete Natura 2000 è costituita attualmente da Siti di Importanza Comunitaria (SIC), istituiti secondo quanto stabilito dalla Direttiva Habitat, atti a preservare la biodiversità all'interno di ogni regione biogeografica e comprende anche le Zone di Protezione Speciale (ZPS) istituite ai sensi della Direttiva 79/409/CEE (Uccelli), designate per la conservazione degli uccelli selvatici. Il recepimento della direttiva "Habitat" è avvenuto in Italia attraverso il DPR 357/1997, modificato e integrato dal DPR 120/2003. 

 

Sulla base delle indicazioni fornite dalla Commissione Europea, dalle linee di intervento emanate dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio con DM 3 settembre 2002, GU n. 224 del 24 settembre 2002, la Regione ha emanato le "Linee di indirizzo per la predisposizione dei Piani di gestione dei siti Natura 2000" sottoponendo, a progetto di piano, tutti i siti Natura 2000 presenti in ambito regionale che attualmente sono stati adottati, dalla Giunta regionale, con atto del 08 febbraio 2010, n. 161. Con la D.G.R. del 23 febbraio 2009, n. 226 è stato recepito il D.M. n. 184/07 "Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale (ZPS)" mentre con la D.G.R. del 08 gennaio 2009, n. 5, è stata varata la nuova procedura per la Valutazione di Incidenza di piani e progetti. (fonte sito web Regione Umbria, area tematica Agricoltura e Foreste).

 

L'apparato cartografico

La Regione Umbria ha prodotto una cartografia dei Siti Natura 2000 nell'ambito del progetto Bioitaly Umbria, mediante digitalizzazione su base cartografica IGM e utilizzando i dati geografici derivanti dall'individuazione, sul territorio regionale, di 92 SIC, 7 SIR (Siti di Importanza Regionale successivamente individuati come SIC) e 7 ZPS. L'individuazione e la rilevazione dei siti è stata condotta nel 1995 da un gruppo di lavoro coordinato dalla Regione Umbria e costituito da alcuni botanici dell'università di Camerino e dagli zoologi dell'Università di Perugia.

Attualmente la rete ecologica europea Natura 2000 è costituita da Zone di Protezione Speciale (ZPS) e Siti di Importanza Comunitaria (SIC); il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), con proprio decreto, adottato d'intesa con ciascuna Regione interessata, dovrà designare i SIC da inserire, nella rete suddetta, come Zone Speciali di Conservazione (ZSC).

La Regione Umbria ha costituito una propria rete di aree destinate alla conservazione della biodiversità formata da 97 SIC e 7 ZPS.

Conclusasi la fase istruttoria delle proposte di nuova perimetrazione a scala 1: 10.000 trasmessa dalla Regione Umbria, si debbano ritenere approvate le confinazioni di 94 SIC su 97 totali.

La Commissione Europea non ha approvato le proposte di nuova perimetrazione dei SIC: IT5210012 "Boschi di Montelovesco e Monte delle Portole", IT5210035 "Poggio Caselle", IT5210039 "Fiume Timia tra Bevagna e Cannara" che pertanto debbono essere considerati nella loro formulazione originaria.

Rimane sospeso al momento, da parte della Commissione, l'esame delle nuove configurazioni delle ZPS sulle quali comunque sono scattate le norme di salvaguardia ad opera del MATTM.

Pertanto, anche in assenza di specifico atto di approvazione, da parte della Giunta regionale, dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000 nel loro complesso, con effetto immediato, i Servizi regionali, le Province e i Comuni interessati dalla presenza di tali Siti dovranno tenere conto delle modifiche cartografiche, apportate agli stessi, per tutti gli effetti derivanti dall'applicazione delle normative comunitarie, nazionali e regionali.

 

 

 

La consultazione degli elaborati di Piano, unitamente al loro corredo cartografico, può essere effettuata direttamente nel portale della Regione Umbria all'indirizzo:

 

 http://www.biodiversita.regione.umbria.it/Mediacenter/FE/CategoriaMedia.aspx?idc=39&explicit=SI