Trasformazioni del fiume Tevere nel 2004

Ultimo aggiornamento: 14/06/2013

 

Dopo gli interventi risultati negativi degli anni 80, l'Università degli Studi di Perugia con la Provincia di Perugia hanno concordato l'attivazione di un cantiere di studio con lo scopo di attuare una sperimentazione sulla manutenzione della vegetazione lungo le sponde del Tevere tra i ponti della S.P. Pistrino-S.Giustino e della S.P. Pistrino-Selci tratto del fiume sottoposto agli interventi sopra citati.

 

L'attività di studio ha avuto inizio con la progettazione e l'attivazione di un Cantiere-Studio allo scopo di intervenire in maniera più idonea e razionale possibile, sia sulla vegetazione ripariale che sulla sicurezza delle sponde, in caso di esondazioni nel tratto in questione.

L'analisi della vegetazione sulle sponde e sulla fascia ripariale è stata specificatamente rivolta alle piante arboree: il  Salix, il Populus, l'Alnus, il Fraxinus,il Quercus, l'Acer...) mentre per quanto riguarda l'intervento, sono state messe in atto quattro diverse tipologie di taglio degli alberi da effettuarsi sia nella sponda destra del fiume che in quella sinistra.

 

Il tratto del fiume Tevere interessato, si trova subito a monte del ponte di Pistrino-Selci( vedi foto) ed è situato nell'alto bacino del fiume Tevere   poca a valle dall'ingresso del fiume nel territorio umbro a circa 10 km della diga di Montedoglio.

 

Dal punto di vista paesaggistico  la morfologia della zona è piuttosto pianeggiante; il fiume, in questo tratto, presenta un andamento rettilineo, con fondo regolare, una pendenza generalmente uniforme e la sua altitudine è compresa tra 290 e 230 s.l.m.

Il letto del fiume è costituito principalmente da ghiaia  e ciottoli, anche se ci sono punti in cui si può riscontrare una composizione del fango più sottile.

Il tratto del fiume analizzato, presentando carattere torrentizio unito alla instabilità spesso riscontrata per la caduta della vegetazione ripariale, poteva creare problemi specialmente in prossimità di ponti o  di restringimenti dell'alveo. Il materiale trasportato dalla corrente infatti, può progressivamente accumularsi creando delle barriere particolarmente pericolose in condizioni di piena del fiume.

 

Il taglio degli alberi, di piccolo e grosso diametro del tronco, è stato effettuato dopo l'individuazione degli esemplari che manifestavano sintomi di pericolosità essendo inclinati verso l'alveo oppure non davano segnali di vitalità avendo ai piedi molto marciume.

 

Gli interventi sono stati eseguiti in un breve periodo di tempo coincidente con il periodo tardo autunnale ed invernale( dicembre 2003-marzo2004) e questo per non compromettere la successiva ripresa vegetativa delle piante.